La lotta con i pensieri, le emozioni e le sensazioni sgradevoli

Avete presente quando nei film di avventura un personaggio finisce nelle sabbie mobili? Il più delle volte vedremo anche un ramo ben resistente ed una corda che si materializzerà dal nulla, e un modo creativo per tirarsi fuori. Certamente nelle sabbie mobili una cosa da non fare è affannarsi e dimenarsi per cercare di uscire perché significherebbe affondare sempre di più. L’unica soluzione è provare a muoversi il meno possibile e tentare addirittura di stendersi, così da aumentare la superficie di appoggio, un po’ come “fare il morto” in acqua, per poi mettersi in salvo.
Trovarsi nelle sabbie mobili somiglia un po’ a quelle situazioni nelle quali ci troviamo a lottare con i nostri pensieri, le nostre emozioni, le sensazioni sgradevoli e i nostri ricordi indesiderati. Avete presente quanto ci affanniamo nel ripeterci “dovrei smettere di pensarci”, “non dovrei provare questo”, “dovrei dimenticare”. Niente di più naturale! La nostra mente è progettata per risolvere problemi di ogni genere. Purtroppo però, non sembra funzionare efficacemente con le esperienze interne (pensieri, emozioni, sensazioni) perché più lottiamo contro di esse, più ritornano e ci fanno “sprofondare”.
Proprio come nelle sabbie mobili, la soluzione più efficace è proprio quella di imparare a spegnere l’interruttore della lotta. Le terapie cognitivo-comportamentali più moderne ci permettono di allenare un’abilità chiamata flessibilità psicologica, attraverso la quale possiamo rendere la nostra vita ricca di azioni che vanno nella direzione di quello che riteniamo importante, anche in presenza di esperienze interne spiacevoli.
A presto!
Dott. Gabriele Russello
Psicoterapeuta Cognitivo-comportamentale
www.gabrielerussello.it